Lettera aperta del Coordinamento Comitati Spontanei

Ai rappresentanti politici: comunali, provinciali, regionali, nazionali ed europei

 

 

Oggetto: Autostrada "Pedegronda" o "Gronda Intermedia"

Egregi Signori, a nome di tutti i cittadini che si stanno mobilitando e organizzando contro un'opera ritenuta devastante, mortale, inutile e antieconomica vi informiamo sulle motivazioni che sostengono la nostra ferma opposizione all'autostrada in questione.

L'opera è devastante perché, avendo da tempo esaurito il territorio a nord della provincia di Milano, si è pensato di progettarla tra la case e i condomini dei ben 400.000 abitanti direttamente coinvolti. E' devastante perché farà scempio degli ultimi corridoi verdi faticosamente salvaguardati da qualche comune, nonché del Parco Valle del Lambro, del Parco Groane, dell'oasi LIPU di Cesano M. e del Bosco di Uboldo.

E' mortale perché, in spregio ai continui allarmi lanciati dagli operatori sanitari sulla disastrosa qualità dell'aria delle nostre zone, quest'opera è l'ennesima mostruosa incentivazione all'uso dell'automobile per la nostra mobilità e all'uso dei TIR per il trasporto merci, con le conseguenze che ben potete immaginare.

E' inutile, perché come emerge dallo studio di impatto ambientale eseguito dal PIM, non risolverà i problemi della viabilità locale delle nostre zone e non risolverà la congestione presente sull'attuale A4. Anzi farà da generatore di ulteriori ingorghi portandoci verso la paralisi totale.

E' antieconomica perché un investimento di 4.000 miliardi (prima stima) equivale ad una manovra finanziaria per le casse pubbliche e nel caso fosse finanziata da privati la valutazione non cambierebbe visto che i primi ritorni sono previsti dopo 30 anni (vedi studio del PIM). Ma è soprattutto antieconomica perché nelle stime non si tiene assolutamente conto dei costi sociali che quest'opera provocherà.

Voi siete oggi davanti a una grande scelta, forse di carattere epocale visto l'eredità che lascerete.

Potreste facilmente e senza grossa fatica lasciare che la strada intrapresa sia completata, passando alla storia come quelli che a modello saturo ne vollero sperimentare le aberrazioni.

Oppure, potreste, contro tutti i modelli culturali esistenti e relativi interessi economici che fanno scempio della qualità della vita e dell'ambiente decidere che è giunto il momento di cambiare.

A Voi la scelta. Noi l'abbiamo già fatta ma non possiamo decidere.

 

Arcore, 07/02/1998    Coordinamento Comitati Spontanei