PROTOCOLLO DI ACCORDO INERENTE LE MODALITA' DI DEFINIZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL SISTEMA VIABILISTICO PEDEMONTANO NONCHE' DEGLI INDIRIZZI PER LE SUCCESSIVE FASI DI PROGETTAZIONE

 

tra

 

Regione Lombardia

Province di Bergamo, Como, Lecco, Milano e Varese

ANAS

Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A.

Comuni di ......................

Enti Parco .....................

 

Premesso:

che la realizzazione del Sistema Viabilistico Pedemontano costituisce risposta alla domanda di mobilità in direzione est-ovest per l'area urbana collocata tra la metropoli milanese ed i poli pedemontani di Varese, Como, Lecco e Bergamo, anche in relazione all'effetto attrattivo del nuovo aeroporto, intercontinentale di Malpensa 2000 e che tale opera é riconosciuta quale progetto strategico dalla Regione Lombardia;

che in data 26 gennaio 1999 è stato sottoscritto un Protocollo di Intesa relativo alla definizione del Sistema Viabilistico Pedemontano, prevedendo specificatamente il completamento del sistema con la contestuale riqualificazione della S.P. n. 32 "Novedratese" da Cermenate alla S.S. n. 36, nonché la programmazione degli interventi di riqualificazione lungo la S.S. n. 342, la S.S. n. 342 dir e S.S. n. 639 e in cui viene altresì evidenziata la necessità di una consistente attività di cooperazione con gli Enti Locali;

che la Provincia di Milano, d'intesa con il Coordinamento dei Comuni della Brianza aveva espresso la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti e verifiche per la definizione del Sistema Viabilistico Pedemontano, rinviando conseguentemente la sottoscrizione del sopra citato Protocollo d'Intesa;

che il Sistema Viabilistico Pedemontano è stato inserito anche nella recente Intesa Istituzionale di Programma tra Stato e Regione Lombardia e nell'Accordo di Programma Quadro relativo alla "Realizzazione di un sistema integrato di accessibilità ferroviaria e stradale all'aeroporto di Malpensa", sottoscritti congiuntamente in data 3 marzo 1999;

che la Regione Lombardia ha predisposto un'ipotesi di modifica e integrazione della suddetta Intesa Istituzionale di Programma ai fini dell'inserimento nella stessa dell'Accordo di Programma Quadro "Riqualificazione e potenziamento del sistema autostradale e della grande viabilità della Lombardia", che prevede:
il completamento della tangenziale di Bergamo;
la direttissima Milano-Brescia;
la tangenziale est esterna di Milano;

che nel programma di prossima attuazione della Società Autostrada S.p.A. è previsto il potenziamento della A4 fino a Bergamo;

che il Sistema Viabilistico Pedemontano non è inteso come alternativa all'autostrada A4 ed in particolare non riqualificabile a posteriori come strada europea ( cosiddetto corridoio 5 );

che le risultanze della fase interlocutoria condotta con gli Enti Locali, sulla base dello studio di fattibilità predisposto da SPEA, conclusa con la Preconferenza di Servizi del 19 luglio 1999, hanno preordinato un'ulteriore fase di confronto con le Amministrazioni Locali, con specifici approfondimenti articolati per le diverse aree;

che in sede di Preconferenza di Servizi del 19 luglio 1999 sono stati presentati diversi documenti dai Sindaci, emendativi della proposta regionale;

che in seguito alla complessità di definizione del sistema, la Regione Lombardia si è assunta l'impegno di attivare, secondo le modalità previste dalla cosiddetta "Risoluzione operativa", un'ulteriore fase di consultazioni finalizzate sia alla valutazione congiunta di tutte le proposte integrative e/o modificative del sistema, sia alla ricognizione delle principali implicazioni territoriali, urbanistiche, ambientali e paesistiche, aderendo alle sollecitazioni del sistema degli Enti Locali e assumendo il metodo della concertazione come strumento efficace per la definizione del sistema;

che è stato sottoscritto, in data 9 novembre 1999, un protocollo di accordo riguardante il tracciato e lo sviluppo progettuale delle tangenziali di Como e Varese quale parte integrante del Sistema Viabilistico Pedemontano;

che in data 13 novembre 1999 è stato approvato dall'Assemblea dei Sindaci della Brianza milanese, lecchese e dell'area bergamasca un documento con richieste di modifiche della Risoluzione Operativa, successivamente integrato da ulteriori documenti degli Enti Locali;

che è in avanzata fase di definizione un protocollo di accordo riguardante la riqualificazione ed il potenziamento del "sistema ferro" nell'area nord milanese, all'interno del quale va data priorità all'intermodalità e al potenziamento del collegamento Novara - Busto Arsizio - Saronno - Cesano Maderno - Seregno - Carnate - Bergamo Gronda N/E);

che risulta necessario che il tracciato del Sistema Viabilistico Pedemontano venga definito in un quadro complessivo di coerenze ed interrelazioni con la viabilità stradale e ferroviaria complessiva esistente ed in programma, che tenga conto degli studi necessari per la definizione dell'impostazione del sistema e per la risoluzione degli elementi di criticità evidenziati dagli Enti territoriali partecipanti alla concertazione ed interessati alla definizione delle soluzioni proposte e da proporre;

che sono stati definiti ed attivati i gruppi tecnici coordinati dalla Regione Lombardia ai quali partecipano tecnici e professionisti indicati dai soggetti istituzionali coinvolti, che operano sulla base di programmi di lavoro inizialmente definiti e che ora vanno collegialmente riprecisati in coerenza con il presente protocollo, indicando anche le fasi di attività, tenuto conto delle linee guida, del metodo e del programma di lavoro riportati nei documenti elaborati dal coordinamento dei Sindaci;

che detti programmi di lavoro verranno opportunamente puntualizzati in coerenza con i contenuti del presente protocollo, prevedendo altresì momenti di lavoro in cui i gruppi tecnici verranno unificati per affrontare e definire i documenti relativi all'intero sistema;

che le risultanze delle sopra citate fasi di attività prodotte dal gruppo tecnico unificato saranno sottoposte a verifica e validazione da parte degli Enti costituzionali coinvolti al termine di ogni fase operativa, in adesione e coerenza con le richieste formulate dagli Enti Locali;

che costituisce parte integrante e sostanziale del programma di lavoro del gruppo tecnico la definizione di un documento di indirizzi per la stesura del capitolato speciale finalizzato all'indizione di gara internazionale per la redazione del progetto preliminare;

che le risultanze del programma di lavoro così impostato costituiranno parte integrante, sostanziale e di indirizzo vincolante per i successivi sviluppi progettuali del Sistema Viabilistico, di cui andranno definite le alternative di tipologia, di giacitura e tracciato, e andranno verificate le criticità, le compatibilità ambientali, la sostenibilità, gli interventi di mitigazione e compensazione.

 

TUTTO CIO' CONSIDERATO

 

 

Visto quanto indicato dal Governo Nazionale relativamente alla priorità strategica dell'intervento in oggetto, come già sancito nell'Accordo di Programma Quadro per l'accessibilità stradale e ferroviaria all'aeroporto di Malpensa 2000 ed ulteriormente perfezionato nel nuovo Accordo di Programma Quadro relativo alla "Riqualificazione e potenziamento del sistema autostradale e della grande viabilità della Regione Lombardia".

 

TUTTO CIO' PREMESSO, SI CONCORDA QUANTO SEGUE

 

ART. 1

Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo di Accordo.

ART. 2

Si procederà, nell'ambito del gruppo tecnico unificato coordinato dalla Regione Lombardia di cui in premessa, alla definizione di un documento di indirizzi che individui i contenuti vincolanti del disciplinare speciale per la progettazione preliminare del Sistema Viabilistico Pedemontano, di cui si dovrà individuare:

la tipologia del Sistema Viabilistico, anche eventualmente differenziato per tratte, in relazione alle diverse caratteristiche ed esigenze dei contesti territoriali interessati, garantendo la continuità del sistema;

l'individuazione delle opere connesse da considerare parti strutturalmente comprese nel sistema stesso, inquadrate in un piano finanziario complessivo che individui in linea di massima i costi e le modalità di finanziamento, riguardanti sia le connessioni infrastrutturali locali ed interlocali a rete che le opere di altra natura, ambientali e territoriali, ritenute necessarie sia per l'integrazione al territorio che per la sostenibilità e qualità degli interventi;

attraverso le seguenti attività:

definizione di tipologie, di giacitura, di caratteristiche, di modalità di gestione e finanziamento, in rapporto al territorio ed alle criticità (urbanistiche, territoriali, ambientali, paesaggistiche) emergenti dalla pianificazione locale di area vasta, valutando la proposta di un sistema viabilistico a doppia carreggiata, da realizzare in parziale autofinanziamento, con sistemi differenziati di tariffazione, in assenza di caselli;

organizzazione sistemica delle opere rispetto alla rete stradale e ferroviaria, con la conseguente programmazione degli interventi connessi;

verifica della compatibilità e sostenibilità ambientale mediante studi completi ed esaustivi di impatto ambientale, da anticipare già nella fase della progettazione preliminare;

individuazione degli ulteriori interventi di mitigazione e compensazione ambientale;

definizione di possibili lotti funzionali

ART. 3

Il lavoro del gruppo tecnico unificato si svilupperà secondo metodi e fasi definite al suo interno, tenendo conto delle indicazioni espresse dagli Enti Locali.
A conclusione di ognuna delle fasi e del lavoro complessivo svolto, prima dell'indizione di gara internazionale per la redazione del progetto preliminare, i risultati, il documento di indirizzi e il capitolato speciale saranno sottoposti a verifica e validazione da parte dei soggetti istituzionali coinvolti.

ART. 4

Nel documento di indirizzi e nel capitolato speciale saranno altresì disciplinate le modalità di partecipazione dei soggetti istituzionali interessati dal Sistema Viabilistico, anche nella stessa fase di elaborazione del progetto preliminare, ponendo come condizione che nel corso di tale elaborazione gli Enti Locali interessati dovranno essere coinvolti per la definizione delle concrete soluzioni proposte per il Sistema.

ART. 5

Le attività del gruppo tecnico unificato di cui agli artt. 2 e 3 saranno concluse entro sei mesi dalla data di sottoscrizione del presente protocollo e comunque non oltre il 30 settembre 2000.

ART. 6

Lo studio complessivo da parte del gruppo tecnico unificato riguarderà l'intera aerea del Sistema Viabilistico Pedemontano.
I gruppi tecnici, già da ora attivi e coordinati dalla Regione Lombardia, continueranno ad operare per tratte, con programmi di lavoro concordati e con risorse già attribuite e potranno recepire studi condotti direttamente dai tecnici con le Amministrazioni Locali.

ART. 7

Le risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione Lombardia per lo studio sono al momento quantificate nella misura di lire 500.000.000 (cinquecento milioni) e ripartite sulla base dei programmi presentati, concordati e articolati per i diversi contributi espressi da gruppi di tecnici.

La Regione Lombardia, le Province, la Società Pedemontana Lombarda S.p.A., anche con l'eventuale contributo dei comuni direttamente interessati e tramite apposite convenzioni, si impegnano a reperire ulteriori risorse se durante il prosieguo delle attività dovesse evidenziarsi l'esigenza di procedere ad ulteriori approfondimenti, analisi e verifiche.

ART. 8

Saranno a carico di Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., al netto di eventuali contribuzioni pubbliche, secondo modalità da definire, gli oneri e i costi connessi alla:

A. definizione del capitolato speciale finalizzato all'indizione di gara internazionale per la redazione del progetto preliminare del Sistema Viabilistico Pedemontano nella sua completezza, come indicato in premessa, nonché di tutte le opere connesse e gli interventi di mitigazione e compensazione;

B. la redazione del progetto preliminare corredato di tutti i prodotti connessi alle attività e ai requisiti indicati nell'articolo 2.

Letto, confermato e sottoscritto.

13 Marzo 2000