6 marzo 2000
Alla cortese attenzione dell'Onorevole A. Bargone

I COMITATI SPONTANEI PEDEGRONDA, PEDEMONTANA, PEDE......

 

PREMESSO CHE

 

l'alto tasso d'inquinamento atmosferico , tale da obbligare i sindaci e lo stesso Presidente regionale a bloccare il traffico, non è circoscrivibile alle sole città ma riguarda tutta l'area nord milanese, fino alle città pedemontane;

l'assenza di un servizio di trasporto pubblico efficiente nelle aree limitrofe alle città e di una capillare rete ferroviaria su scala regionale incentivano e giustificano l'uso dell'auto per ogni spostamento;

esistono nuove tratte stradali ancora incomplete o addirittura solo iniziate per mancanza di fondi

esiste già un percorso autostradale ovest-est, a sud della Lombardia, funzionale, efficiente e largamente sotto utilizzato, costituito dai tratti autostradale Torino Piacenza Cremona Brescia;

non esiste un piano finanziario per rimettere in efficienza e sicurezza gli attuali 50.000 Km di strade regionali.

che continua la progettazione di opere di grande attrazione senza i dovuti collegamenti tramite trasporti collettivi.

il "Protocollo di accordo sul sistema viabilistica pedemontano" accenna in premessa ad un protocollo di accordo riguardante la riqualificazione ed il potenziamento del sistema dei trasporti su ferro;

il "Rapporto fase A. Gruppo tecnico - Tratta Cermenate Desio Bergamo" afferma che il protocollo sul sistema dei trasporti su ferro è in "avanzata fase di definizione e già a conoscenza degli enti locali";

nelle Conferenze di servizi sul sistema viabilistico pedemontano i Comuni e le Province sono stati invitati ad assumere decisioni su tutto il blocco di tale sistema, quindi anche su quelle parti del sistema viabilistico dalle quali non erano direttamente coinvolti;

 

CHIEDONO CHE

 

il "Protocollo d'intesa per la definizione degli interventi a completamento e adeguamento del sistema dei trasporti su ferro per l'area della Brianza" sia ampliato e potenziato nella maggior misura possibile e soprattutto sia deliberato, finanziato e progettato, con inizio dei lavori, prima dell'approvazione del sistema viabilistico pedemontano, come condizione imprescindibile;

si trovi un accordo coi Comuni di Bergamo, Como e Varese, affinché essi votino separatamente le tangenziali e/o i percorsi viabilistici di loro competenza. Se infatti i flussi di traffico e la congestione delle città di Bergamo, Como e Varese rendono consigliabile la realizzazione di tangenziali, il voto di tali città in conferenza di servizi non deve, per ottenere questo risultato, interferire col problema viabilistico di altre aree lombarde, che non hanno nulla a che vedere con le necessità di tali città.

non venga progettato nessun assurdo e inutile raddoppio della A4 a pochi chilometri dalla stessa;

non venga progettato nessuna assurda e inutile doppia tratta autostradale sui percorsi Como Varese e Cermenate Busto.

coerentemente con la posizione più volte espressa, venga riqualificato il sistema viabilistico in modo diffuso e a rete, per andare incontro alle esigenze di mobilità del tessuto produttivo lombardo, che è appunto dislocato in una miriade di poli medi e piccoli, che poco si gioverebbero di una sola grande arteria autostradale che lasci senza risposta tutte le altre necessità della regione.

 

Il Coordinamento Comitati Spontanei