Il parcheggio della ferrovia di Arcore svolge un ruolo sociale

No al pagamento del parcheggio da parte dei pendolari

SINTESI DELLA FACCENDA

All’inizio di ottobre il comune di Arcore ha informato che parte del parcheggio antistante la stazione ferroviaria di Arcore (210 posti su ca. 450) diventava a pagamento.

Tale parcheggio è utilizzato esclusivamente da lavoratori e studenti pendolari, provenienti da diversi comuni limitrofi ad Arcore che utilizzano il treno delle FFSS per raggiungere o la MM di Sesto San Giovanni o la stazione di Greco o la stazione di Porta Garibaldi.

Le tariffe applicate sono:

Naturalmente la risposta degli utenti è stata immediata   e tramite internet sono stati raccolti nel giro di pochissimi giorni più di 150 messaggi che protestavano quanto sopra.

Tali messaggi sono stati fatti pervenire sia via e-mail sia per via cartacea al sindaco di Arcore – sig. Antonio Nava – che al comune di Vimercate (comune più grande e con più alto numero di utenti)

La richiesta dei pendolari è in prima istanza che il parcheggio torni ad essere gratuito nella sua totalità e nell’impossibilità che le tariffe siano sensibilmente ridotte

Il sindaco ha concesso in data 10 ottobre un incontro – in seguito alla richiesta dei pendolari- che è sfociato in un nulla di fatto: Arcore non retrocede dalla sua decisione.

L’unico sbocco, a suo dire, era chiedere una “collaborazione” ai sindaci dei comuni limitrofi.

Il comitato, nel frattempo costituitosi, ha svolto – sempre via internet – un sondaggio per individuare i comuni di provenienza.

Intanto naturalmente gli utenti tentano di non utilizzare il parcheggio a pagamento, parcheggiando di fantasia nella zona libera: conseguenza moltissime multe, anche per soste fuori degli spazi delimitati ma, fino a settembre, tollerati.

Alle ore 7,25 – 7,30 il parcheggio gratuito è completamente pieno, mentre in quello a pagamento si contano tre o quattro macchine.

Ai sindaci dei comuni individuati è stata mandata una lettera di coinvolgimento e nel frattempo è stato chiesto un incontro con il sindaco di Vimercate, sig. Enrico Brambilla.

Tale incontro si è svolto in data 08.11 con la conclusione che il sindaco di Vimercate solleciterà un incontro con il sig. Nava per ridiscutere il tutto con il fine di abbassare le tariffe imposte, secondo quanto richiesto dai pendolari e cioè che:

Il parcheggio svolge una funzione sociale in zona e in tale ottica deve essere gestito.

Ritenendo inoltre che tutto questo invogli ed ha già invogliato parecchi utenti – per un discorso economico – a rivedere i loro itinerari giornalieri di viaggio, utilizzando maggiormente il mezzo privato con la logica conseguenza di maggior traffico, maggior inquinamento.

Ci risulta inoltre che la regione Lombardia, che nella persona dell’On. Formigoni è informata di questo fatto, stia pubblicizzando parecchio i piani globali di mobilità, con i relativi parcheggi periferici ecc.

Gli utenti multati non intendono – in gran parte – pagare le multe ricevute e, mentre qualcuno ha già rispedito le multe al mittente, altri (ad oggi ca. 50 persone) si stanno organizzando per presentare ricorso presso il giudice di pace di Monza.

La stampa locale ha già dato ampio spazio alla protesta e chiediamo anche la vostra attenzione per arrivare a far retrocedere i nostri amministratori da questo nuovo balzello che penalizza : pendolari – traffico – ambiente e che favorisce le casse comunali con due nuovi introiti: parcheggio e multe.

Il comitato, nell’attesa di un esito dell’incontro fra i sindaci, continua a raccogliere ed inoltrare le proteste di lavoratori e studenti, nella convinzione che non è ammissibile che un’amministrazione imponga in tal maniera un aggravio di condizioni a persone che non hanno il privilegio di lavorare e studiare vicino a casa.  

 

Lorella Baldaccini
Arcore, 16 novembre 2001