Pedemontana: una storia infinita per un progetto ad alto impatto ambientale

A proposito delle iniziative - Salviamo i Boschi di Bernate

Il PRC Brianza appoggia le iniziative delle popolazioni della Brianza atte a salvaguardare l'ambiente.

La storia della Pedemontana? Potrebbe essere inserita nei testi scolastici per gli studenti del futuro con un capoverso sicuramente appropriato - La strada ad ogni costo. Potrebbe anche essere paragonabile, senza esagerare molto, alla guerra dei 30 anni, più o meno il periodo di tempo occorso all’eroina autostradale, per realizzare il progetto esecutivo.

Nei decenni precedenti molteplici priorità hanno superato la priorità delle priorità e la legge obiettivo. Tra queste non si può dimenticare la A3, detta Salerno-Reggio Calabria, autostrada pensata per rinfrescare i viaggiatori diretti in Calabria, rinominabile - L’autostrada nelle foresta – perché il tracciato taglia il massiccio montuoso del Pollino, divenuto poi Parco Nazionale, a 1300 m di altezza. Una grande opera…di faraonico spreco di denaro pubblico, avendo ampiamente superato i 30 anni ad assorbire risorse pubbliche. Le priorità della priorità hanno portato i territori pedemontani Lombardi ad accumulare un notevole ritardo alla realizzazione della “strada promessa”; non ci sono più foreste da “tagliare”, il territorio è altamente urbanizzato, al massimo si può tagliare qualche boschetto rimasto, tipo il bosco di Bernate.

Per realizzare l’infrastruttura il governo della Lombardia ha dovuto modificare l’obbiettivo iniziale, spostando il tracciato e finalizzandolo ad altra utilità, un segno evidente della carenza storica di una vera programmazione; non governarnando le trasformazioni e la lentezza delle realizzazioni, i progetti diventano inattuali e obsoleti. L’autostrada, pensata originariamente come collegamento della fascia pedemontana, per riattualizzarne la sua necessità, è stata riconvertita a interconnessione tra gli aereoporti di Malpensa e Orio al Serio. Le cifre della mobilità in Lombardia dimostrano come la rete di trasporto attuale è praticamente al collasso; il 70% degli spostamenti avviene in auto contro il 10% del servizio pubblico.

Nonostante l’emergenza la scelta politica del governo locale rimane invariata, continuando a perseguire la strategia delle grandi infrastrutture su gomma, senza pensare alla possibilità di interpretare le reali necessità del bisogno di moibilità dei territori, ma soprattutto dimostrando indifferenza verso l’impatto che le opere creano ai territori e alla popolazione, a cui peraltro si riduce la possibilità di decidere sul futuro della propria vita. Nella tratta del vimercatese ci sono ancora alcuni impatti sul territorio abbastanza sconcertanti. Uno di questi è indubbiamente il tracciato che attraversa il neonato Plis, Parco dei Colli Briantei, un consorsio dei comuni di Arcore, Camparada e Usmate.

Il Prc non è pregiudizialmente contrario alla costruzione di nuove strade, anzi da anni sostiene che le soluzioni andrebbero incanalate in modelli di sviluppo assai diversi da quanto ci viene propinato (vedi: Sistema della mobilità e dei trasporti: la prevalenza del trasporto privato su gomma, il trasporto pubblico, il ferro.)

Noi riteniamo indispensabile che la popolazione abbia la considerazione appropriata ai propri diritti, primaditutto perché è più idonea a valutare le misure di salvaguardia dell’ambiente, essendone immediatamente coinvolta. Quindi appoggiamo pienamente le richieste che arrivano dai territori e riteniamo necessario un lavoro adeguato dei tavoli tematici e partecipativi.

Pino Timpani (Segreteria Prc Federazione Brianza)
Monza, 21 settembre 2007