Ma noi ci saremo …

Dopo il risultato delle elezioni 2009 in Brianza tutti quanti siamo chiamati ad una grande prova di tenuta, di continuità  e di impegno unitario.

I risultati delle ultime elezioni ci dicono che l’Europa e L’Italia vanno a destra. Senza movimenti e senza una vera opposizione politica parlamentare la crisi sfocia a destra. Anche per questo le socialdemocrazie, più o meno “spinte” più o meno “liberal”, tracollano.

Valgono poco i contorcimenti di apocalittiche sconfitte per poter poi dire … che poteva andare peggio. In Italia il centro sinistra perde; perde alle europee e perde peggio alle provinciali. Inoltre tutti i sommovimenti alla sinistra del PD per lasciar fuori le comuniste e i comunisti dal parlamento europeo, come accaduto con il parlamento italiano, hanno raggiunto lo scopo voluto: ben due milioni di elettori non saranno rappresentati al parlamento europeo. Come 20.000 elettori brianzoli non avranno alcuna rappresentanza nell’assemblea consiliare della nuova Provincia MB.

Adesso il problema è come andare avanti. Il risultato delle elezioni provinciali ci da un quadro abbastanza chiaro e i dati disaggregati ci forniscono alcuni elementi di riflessione. La candidatura di Ponti ancorata all’autosufficienza del PD e alla lista civica si è dimostrato un vero flop nonostante l’ottimo risultato di IdV e il sorprendente quanto inutile risultato di SL. Dunque la scelta del PD di rompere a sinistra e brigare per la scissione di Rifondazione, non ha spostato voti dal centro al PD ma semmai dal PD verso l’UDC. SL ha avuto la sola funzione di non far prendere il consigliere provinciale alla lista PRC/PDCI. Così facendo il gruppo dirigente del PD brianzolo ha quanto meno raggiunto l’obiettivo di non averci fra i piedi nell’aula consiliare.

Dal canto nostro non ci uniremo al coro dei vincenti ovviamente, ma non ci ridurremo al silenzio come il riformismo moderato. Non perderemo nemmeno un minuto del nostro tempo per quelle discussioni che partono con: “…a ma se avessimo… ecc. ecc. ecc.” oppure: “… adesso dobbiamo unirci. Basta divisioni!”.

Quello che faremo da subito è non disperdere quel patrimonio di esperienze e di relazioni che abbiamo tessuto in questi mesi e parleremo non solo con i 12.000 elettori che ci hanno votato ma anche tutti gli altri che pensando di fare cosa buona e giusta si sono fatti ancora affascinare dal voto utile o dalla lista civetta.

I livelli di unità  la Sinistra in Brianza e nel Paese li potrà  raggiungere non per appelli, ma sulle azioni concrete e di lotta contro il governo Berlusconi e la Confindustria che stanno scaricando i costi della crisi sulle lavoratrici e i lavoratori (anche se questi in massa votano Lega e Pdl).

Camminare uniti e insieme ai comitati come quelli contro l’inceneritore di Desio, per il diritto alla casa, contro la Pedemontana, contro la svendita della Villa Reale e la trasformazione dell’Isa in albergo a cinque stelle.

Unità  e sostegno ai coordinamenti in difesa della scuola pubblica.

Chiederemo da subito un confronto con tutti quelli che in consiglio provinciale sono d’accordo per l’immediata istituzione della Commissione Provinciale Antimafia; anche su questo terreno, di contrasto alla penetrazione delle mafie in Brianza, ci sarà  la possibilità  di stabilire i gradi di unità  concreti.

Per questo pensiamo che noi del PRC insieme al PdCI e ai Verdi ci saremo nella politica brianzola e continueremo a lavorare perché le aspirazione di libertà  e democrazia non siano mortificate da una destra autoritaria e da un centro riformista vittima del suo eccesso di realismo moderatista. Tutti quanti siamo chiamati ad una grande prova di tenuta, di continuità  e di impegno unitario. Noi siamo già  in movimento.

Per questo lanciamo un appello alle tante compagne/i del PD, di SL, della CGIL, … a rompere le righe, disertare e a rimettersi con noi in movimento.

Marco Fraceti (Segretario del Circolo “Peppino Impastato” del Prc. di Monza)
Monza, 11 giugno 2009

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