La maggioranza di centro destra, in preda a dissidi intestini, non è in grado di rispondere alle necessità dei seregnesi. Aiutiamola ad andarsene. Costruiamo una diversa prospettiva di governo di Seregno.

Martedì 5 luglio 2011, presso la sede della Coop. Libertà, si è tenuto un incontro della FDS (Federazione della Sinistra) allo scopo di valutare la situazione politica seregnese alla luce delle recenti vicende amministrative.

Queste vicende hanno origine in contrasti interni alla coalizione di maggioranza ed hanno come concause sia questioni locali (di Seregno) sia generali (della Brianza e del milanese). Desio e Cesano Maderno hanno avuto problemi simili che hanno poi portato alla caduta delle rispettive coalizioni di centro destra.
A Seregno, per ora, si ha la formazione di un nuovo gruppo consiliare (gli Apoti) che al momento della sua formazione si è proclamato essere parte della maggioranza. ma che è sempre più in palese conflitto con essa anche se non è chiara la sua proposta programmatica. Tale gruppo ha come leader di riferimento Attilio Gavazzi che è stato rimosso dalla carica di assessore e vicesindaco, ma che continua ad avere un certo (da valutare quanto) potere nella provincia di Monza e Brianza dove è consigliere e vicepresidente. A compensare solo parzialmente questo gruppo: Gli Apoti formato da Maria Teresa Viganò e Pantaleone Servidio e quello degli Indipendenti per Seregno da Davide Giannobi, Federica Forcolin ) c’è il rientro in area maggioranza del gruppo “Amare Seregno” rappresentato da Marco Cajani.
La posta in gioco, dopo aver calmato alcuni” appetiti”con le recenti nomine nelle società partecipate collocando oltre agli amici, il fratello del Vicesindaco e persino la fidanzata di un consigliere della Lega è con tutta evidenza il PGT che ha avuto una prima stesura nel corso della precedente amministrazione (di segno uguale alla presente), ma che non è stata presentata prima delle elezioni dello scorso anno per evitare di offrire un argomento in più alle opposizioni e per non provocare dissidi interni alla maggioranza.

In campagna elettorale si è perciò parlato di tutto eccetto che dei reali contenuti che riguardano il come ritagliare il territorio di Seregno in modo da essere il più funzionale possibile (ovvero che renda di più) alla speculazione edilizia. A nostro avviso, malgrado la Lega si sia presentata, all’inizio di questo mandato amministrativo, come una sorta di castigamatti della speculazione edilizia arrivando a presentare assieme a parte delle opposizioni un documento di indirizzo per una nuova stesura del PGT, non può nascondere che, avendo allora come adesso lo stesso sindaco, non può certo dire di non essere stata informata ovvero di non essere stata responsabile della prima stesura del PGT che, secondo Giorgio de Wolf (estensore del piano) ed anche secondo noi (pur essendo ovviamente contrari) rispettava le indicazioni della maggioranza del tempo.
La caduta in disgrazia di Ponzoni ha consentito alla parte attualmente vincente del PdL di riorganizzare il gruppo di potere anche a Seregno ed ha portato alla defenestrazione di Gavazzi, ma anche  gli attuali Coordinatori provinciali Centemero e Alboni sono in evidenti difficoltà nell’ impedire le rese di conti all’interno del PDL e sono sul punto di essere esonerati da parte del PdL nazionale.
Questo in termini generali. Ci sono poi altri fatti che contribuiscono a rendere la situazione meno lineare e più confusa almeno agli occhi dell’opinione pubblica già allarmata dalle quattro visite della Guardia di Finanza all’Ufficio Tecnico del Comune. Visite collegate, pare, al PGT.

La vicenda della Commissione Servizi Sociali è uno di questi fatti. La Commissione fa riferimento all’assessorato corrispondente che faceva capo a Attilio Gavazzi (ed ora a Ilaria Cerqua), presidente della Commissione è Maria Teresa Viganò, uno dei componenti è Federica Forcolin (del gruppo Indipendenti per Seregno, alleato degli Apoti), (entrambi nelle ultime sedute di Consiglio per mozioni e interpellanze presentate, nonché per le espressioni di voto hanno agito più da gruppi di opposizione che di maggioranza).

Questo comporta che la maggioranza dispone di un solo componente (Gioffré) e le decisioni sono nelle mani dei consiglieri di opposizione, ovvero una situazione che la maggioranza non può tollerare e cerca in tutti i modi di azzerare la Commissione per rieleggere persone di assoluta fedeltà all’Assessore e far fuori i dissidenti a partire dalla Presidente M.T.Viganò.

I due consiglieri di opposizione (Giusi Minotti (della FdS) e William Viganò (del PD), anche a seguito della mancata presentazione in Commissione di una delibera di Giunta, che introduceva tutta una serie di forti aumenti ai Servizi a domanda individuale, hanno deciso, autonomamente, di non partecipare alle riunioni di Commissione (una sorta di “autosospensione”) in attesa di un chiarimento della situazione anche se, vista l’importanza della stessa, si è trattata di una decisione sofferta.

La Commissione politiche sociali, è un’importante sede di partecipazione democratica che affronta problematiche impegnative e delicate che riguardano le fasce più deboli della popolazione e il ritiro di tre Regolamenti per l’erogazione dei contributi (che di fatto rappresentavano un serio ostacolo in più per l’accesso ai contributi da parte dei bisognosi) è stato un grande successo dell’attività in Commissione dei consiglieri di opposizione.

Per tali motivi ed anche per il fatto che i tagli della recente finanziaria avranno di certo una forte ricaduta sul sociale ed è dunque necessaria la nostra presenza nei luoghi decisionali, il Direttivo della FdS ha chiesto alla consigliera Giusi Minotti di non dare le dimissioni da tale commissione. e di considerare l’autosospensione temporanea.

Contemporaneamente invita PD e IDV a continuare l’opposizione politica in Consiglio Comunale e fuori per costituire un fronte comune che porti alla ripresa della piena agibilità politica e funzionale di questa e di altre importanti Commissioni, concordando altre iniziative che costringano la maggioranza a prendere posizione e ad assumersi la responsabilità di impedire che i contrasti tra Assessori e Presidenti,non graditi ai medesimi, vanifichino l’impegno degli operatori dei rispettivi settori, in particolare di quello sociale e allontanino nel tempo le risposte ai bisogni della popolazione.

Altra vicenda, per molti aspetti simile, se non più grave, è quella della Commissione Ambiente e Territorio dove c’è un Assessore che boicotta apertamente non solo le riunioni della medesima, in quanto il Presidente è Giannobi, ex leghista, ma lo “insulta” pubblicamente nella sede comunale. Anche in questa Commissione la maggioranza non ha i numeri e tenta la tattica del boicottaggio, senza riuscirvi, non facendo partecipare i suoi due commissari per cercare anche qui l’azzeramento e sbarazzarsi dei dissidenti.

In conclusione, questa maggioranza, che ondeggia fra i 16 e i 17 consiglieri, è in evidente affanno e lo dimostra anche nello sfuggire al confronto pubblico non pubblicando più il periodico del comune (Seregno Informa) in modo da chiudere la bocca alle opposizioni,  non convocando le riunioni delle Consulte, saltando, senza darne comunicazione ad alcuno, per la prima volta dopo sei anni, gli incontri del Sindaco e della Giunta con i cittadini dei vari quartieri proprio dopo aver nominato un Assessore ad hoc, Riccardo Liviero, che ha brillato per il suo totale silenzio nel primo anno di mandato, ma anche per l’assenza di qualsiasi iniziativa per i quartieri ed infine non convocando la riunione della Commissione Biblioteca per la nomina del presidente di cui è priva dal 7 ottobre 2010.

Una situazione che può d’altra parte essere molto favorevole alle opposizioni se solo riuscissero a coinvolgere la popolazione seregnese nella costruzione di una diversa prospettiva di governo della città.

 

Per la  Federazione della Sinistra: Romeo Cerri, Francesco Mandarano, Anna Migliaccio

 

Seregno, 7 luglio 2011

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