Raccolta differenziata dei rifiuti a Seregno

PARTE PRIMA

INDAGINE SU COMPORTAMENTI, PROBLEMI E OPINIONI DEI CITTADINI DI SEREGNO RACCOLTI DAL WWF (GRUPPO DI SEREGNO) NEI MESI DI GENNAIO E FEBBRAIO 1999

Introduzione • Parte prima • Parte seconda • Parte terza • Storia della raccolta rifiuti a Seregno • Andamento della raccolta • Modalità • iniziative del WWF • Chi è il WWF di Seregno?

Come si è svolta l'indagine: dal questionario ai risultati

Il contesto in cui si inserisce l'indagine

Questa indagine si colloca in una fase di rapidi e importanti cambiamenti sul fronte dei rifiuti. Nel giro di pochi anni il problema, che si manifesta come una gravissima emergenza ambientale, hatrovato da una parte una serie di risposte politiche piuttosto incerte e altalenanti e dall'altra l'introduzione via via più spinta della raccolta differenziata, che consente il raggiungimento di risultati considerevoli.

Vari problemi restano, a nostro avviso, da affrontare. Fra questi: la riduzione dei costi, la creazione di impianti, il nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti che scade nell'agosto 2000 e la trasformazione della tassa rifiuti in tariffa (decreto Ronchi).

In appendice riportiamo una cronaca dettagliata e i dati relativi all'andamento della raccolta differenziata negli ultimi dieci anni.

L'idea

Durante alcuni incontri, avvenuti nel corso del 1998, fra Amministrazione Comunale e Gruppo locale del WWF sulla questione rifiuti, nasceva l'idea di raccogliere opinioni e suggerimenti dei cittadini attraverso un questionario (allegato in appendice) in occasione della distribuzione gratuita a tutte le famiglie dei sacchi per la raccolta differenziata.

La distribuzione dei questionari

Avveniva tramite il giornale comunale Seregno News nel numero del dicembre 1998, consegnato a domicilio a tutte le famiglie. Il questionario, da ritagliare, appariva nelle pagine dedicate alla questione rifiuti predisposte a cura dell'ufficio ecologia e del locale gruppo del WWF in collaborazione.

La raccolta dei questionari

I questionari, compilati autonomamente dai cittadini, sono poi stati resi all'ufficio ecologia nei mesi di gennaio e febbraio 1999 (dal 18 gennaio al 6 febbraio), in occasione della distribuzione gratuita di sacchetti per i rifiuti, in un locale appositamente allestito dall'ufficio ecologia del comune per l'operazione, che ha visto impegnato un gruppo di "obiettori di coscienza" in carico allo stesso ufficio.

La suddivisione in zone

La raccolta/distribuzione era prevista a settimane diversificate per zone della città (vedi figura 1) secondo il seguente calendario:

Tale turnazione è stata prevalentemente rispettata. Pertanto è stato possibile classificare i questionari, che erano anonimi e senza indicazione della residenza, per zone di provenienza.

Purtroppo le zone non rappresentano situazioni urbane particolarmente differenziate. Nell'elaborazione dei risultati si è tenuto conto della data di consegna e quindi indirettamente e con qualche approssimazione della zona.

Le zone oggetto della distribuzione

Figura 1 - Le zone

Difficoltà di elaborazione

Il questionario era stato proposto in forma molto semplice proprio per facilitare la elaborazione dei risultati. Proponeva 7 domande, di cui 5 prevedevano risposte rigorosamente chiuse (si trattava solo di apporre delle crocette), una prevedeva oltre a varie risposte chiuse uno spazio libero per risposte diverse, l'ultima domanda era invece aperta per eventuali osservazioni. Molti cittadini, di loro iniziativa, hanno aggiunto osservazioni non previste in varie parti e questo ha reso molto più complicato del previsto il vaglio. Circa l'11% contenevano (tra risposte aperte e annotazioni non previste) osservazioni personali da semplici battute a vere e proprie lettere. Il lavoro di elaborazione è stato svolto prevalentemente al computer. Ciò ha permesso di fare alcune deduzioni complessive sulla massa di dati trattati numericamente. Le annotazioni, quasi mai riducibili a dati elementari, sono state lette e valutate singolarmente. Questo può far capire quale impegno è stato necessario per giungere alla conclusione del lavoro.

Le fasi della elaborazione

Il lavoro di analisi dei risultati si è svolto secondo le seguenti fasi

  1. Codificazione delle domande e delle risposte usufruendo della collaborazione di esperti in gestione di dati statistici;
  2. Inserimento dei dati corrispondenti alle risposte codificate in un foglio di calcolo al computer. Questa fase, dopo alcune prove di preparazione, si è svolta a Monza ad opera di obiettori di coscienza in servizio presso la sede di Monza della sezione del WWF Valle del Lambro, a cui il Gruppo di Seregno fa capo;
  3. Elaborazione dei dati numerici mediante programma di analisi statistica;
  4. Valutazione dei dati ottenuti e ulteriore elaborazione di dati incrociati;
  5. Analisi delle risposte aperte e delle annotazioni.

Una prima impressione: un grande senso civico

I questionari compilati riempiono alcuni grossi scatoloni di cartone. Potrà essere un'impressione soggettiva, ma l'aspetto che ha colpito subito chi si è messo a sfogliarli è stata la grande cura con cui sono stati compilati. I questionari erano anonimi e volendo chiunque poteva restituirli senza troppe formalità con qualche risposta scarabocchiata a caso o magari completamente in bianco. Non si trattava certo del modello unico per l'IRPEF e non era evidentemente prevista alcuna multa. Pochissimi ne hanno approfittato. Il senso civico, non sapremmo come altro definirlo, ha di gran lunga prevalso. La maggior parte delle schede sono compilate con minuziosa attenzione e puntigliosa solerzia. I suggerimenti sono tantissimi e in gran parte ben motivati. Ci sono anche le critiche, spesso dettate da ragioni obiettive, altre volte meno, ma quasi sempre espresse in modo costruttivo.

Insomma la voglia di collaborare e di affrontare insieme i problemi in modo costruttivo ci è sembrata il primo dato emergente, prevalente e forse il più importante.

A nostro avviso il senso civico che abbiamo registrato in questa occasione corrisponde all'impegno che la popolazione ha dimostrato in altre circostanze, come ad esempio nei momenti più delicati di introduzione di nuovi metodi di raccolta. Da una parte le autorità prevedevano con cautela periodi lunghi di adeguamento alle nuove modalità, dall'altra la popolazione rispondeva, sorprendendo tutti, con grande prontezza e risolvendo, col proprio impegno, la maggior parte dei problemi. Naturalmente non tutto funziona come si vorrebbe e non tutti si comportano correttamente. Le soluzioni ideali sono da ricercare continuamente. Ma non sono certo i cittadini in ritardo o da freno verso qualunque proposta valida e sensata le autorità vorranno elaborare.

WWF (Valle del Lambro - Gruppo di Seregno)
Seregno, 31 dicembre 1999
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