Introduzione   Indice
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
 
 
 

I 19 FERITI DELLA "PUECHER"

 
  Franco ASTORI
Angelo BARTESAGHI
Egidio BESANA
Angelo CAMESASCA
Antonio CANTONI
Mario CASTAGNA
Francesco CONTI
Agostino FUMAGALLI
Luigi GATTI
Mario MAPELLI
Carlo MANZONI
Luciano MAURI
Francesco MOZZANICA
Ciriaco PEREGO
Edmondo PORRO
Osvaldo POZZI
Alessandro SALVIONI
Rodolfo SANGIORGIO
Umberto SAVINI
  di
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
anni
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
25
24
24
46
25
22
26
29
21
24
25
18
24
22
31
24
21
20
27
  da
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Barzanò
Lurago d'Erba
Castello Brianza
Barzanò
Milano
Barzago
Nibionno
Barzago
Villa Raverio
Bevera di Barzago
Cassago
Villa Raverio
Barzago
Lambrugo
Lurago d'Erba
Villa Raverio
Barzanò
Villa Raverio
Milano
   
 
 
Seregno, raduno al Collegio Ballerini   Seregno, raduno in piazza Vittorio Veneto
     

SEREGNO - Il Raduno
"Nel cortile del Collegio che ospitò, coi partigiani i militi dell'illegittima repubblica, il comandante della Brigata Colzani, tra il Commissario di guerra e l'animatore don Lino Mangini, rievoca le difficili ed esaltanti ore..."

 

SEREGNO - Il Raduno
"Ai Caduti della Grande Guerra l'omaggio di chi ne raccolse la fiaccola, trent'anni dopo"

     
Seregno, raduno   Seregno, raduno al Collegio Ballerini
     

SEREGNO - Il Raduno: sfilata
"... per le vie del paese che nell'ora della liberazione li guardò passare stupefatto, esclamando: -- Aspettavamo i partigiani dalla montagna, e li avevamo qui all'Oratorio!"

 

SEREGNO - Il Raduno
"Il Commissario di Guerra porge il saluto e il grazie della Divisione alla sua valorosa IIIª Brigata..."

 
 

BILANCIO

Trentacinque caduti e diciannove feriti costituiscono, come già si è detto, il tributo della Puecher alla Causa.
Il disarmo delle tante caserme tedesche e fasciste, la cattura di centinaia di prigionieri e di ingentissimo bottino in armi e materiali vari, i fermi ed i sequestri di innumerevoli macchine, oltre all'uccisione in leale battaglia di più di ottanta fascisti -- per quanto è dato sapere con certezza, salvo altri probabili ed un imprecisabile numero di feriti -- sono il frutto materiale e immediato dell'azione.
Ma è ciò che sfugge alla valutazione in cifre che ha il valore più grande!
Che sarebbe avvenuto della Brianza se si fosse atteso, a far piazza pulita, l'intervento delle bombe e dei cannoni americani?
Che sarebbe avvenuto della città di Como se le colonne fermate in Brianza fossero giunte colà in piena efficienza di forze e di spiriti, e con un anticipo di circa un giorno sul tempo effettivamente impiegato dai pochi e disordinati residui riusciti ad avvicinarsi alle sue mura?
Che sarebbe avvenuto della Lombardia stessa se la Brianza avesse offerto un comodo asilo a tutta la sozzura che vi si stava accumulando?
Gli spiriti dei Morti sanno -- ne sia certo chi li piange -- che il sacrificio non è stato vano.

Il 6 maggio 1945, dopo la sfilata delle forze partigiane a Milano, la Brigata Puecher diventa ufficialmente divisione: Comandante Pietro Sisinini, Commissario Politico di Guerra Umberto Rivolta, vice comandante Gianfranco Della Porta.
La compongono tre Brigate:
I e II Carletto Besana e Guerino Besana: comandante il conte Della Porta, Commissario di Guerra il ten. Franco Longoni.
III Livio Colzani: comandante il ten. Carlo Fumagalli, Commissario di Guerra Davide Gaffuri.
Sul suo gagliardetto azzurro, offerto dalla famiglia Scalfi, di Renate, tenuto a battesimo da Irene Crippa, la benedizione di Padre Marco porta la sanzione divina dell'opera di gloria terrena. Il nome del Precursore, sul drappo che ha il colore del puro cielo di Brianza, splende in argentee lettere di luce.

Chiusa è la storia della Puecher ma non la sua vita.
Nella terra che bevve il suo sangue, essa vive.
Nei traffici che sottrasse alla morte, negli affetti che protesse e conservò essa vive.
Nel cuore degli uomini che fremono e gioiscono al suo nome, che si dolgono come di un'angoscia familiare se un'ombra la sfiora, che sentono sopra di sè il riverbero della sua gloria, essa vive.
Nelle generazioni che verranno, cui salvò la possibilità di esistere, essa rifatta anima e sangue per sempre vivrà.

Finito di stampare
il 6 novembre 1945, coi tipi dello
STAB. TIPOGRAFICO STEFANO PINELLI
Milano - Via Farneti, 8

 
 
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
Introduzione   Inizio pagina   Indice
         
Irene Crippa
Renate Brianza, 6 novembre 1945
Editore originale: Stefano Pinelli - Milano
Trascrizione per Internet: Enrico Spreafico mail:sprea@libero.it