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SEREGNO - Il Raduno
"Nel cortile del Collegio che ospitò, coi partigiani i
militi dell'illegittima repubblica, il comandante della
Brigata Colzani, tra il Commissario di guerra e
l'animatore don Lino Mangini, rievoca le difficili ed
esaltanti ore..."
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SEREGNO - Il Raduno
"Ai Caduti della Grande Guerra l'omaggio di chi ne
raccolse la fiaccola, trent'anni dopo"
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SEREGNO - Il Raduno: sfilata
"... per le vie del paese che nell'ora della liberazione
li guardò passare stupefatto, esclamando:
-- Aspettavamo i partigiani dalla montagna, e li
avevamo qui all'Oratorio!"
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SEREGNO - Il Raduno
"Il Commissario di Guerra porge il saluto e il grazie
della Divisione alla sua valorosa IIIª Brigata..."
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BILANCIO
Trentacinque caduti e diciannove feriti costituiscono, come già
si è detto, il tributo della Puecher alla Causa.
Il disarmo delle tante caserme tedesche e fasciste, la cattura
di centinaia di prigionieri e di ingentissimo bottino in armi
e materiali vari, i fermi ed i sequestri di innumerevoli macchine,
oltre all'uccisione in leale battaglia di più di ottanta fascisti
-- per quanto è dato sapere con certezza, salvo altri probabili
ed un imprecisabile numero di feriti -- sono il frutto materiale
e immediato dell'azione.
Ma è ciò che sfugge alla valutazione in cifre che ha il valore
più grande!
Che sarebbe avvenuto della Brianza se si fosse atteso, a far piazza
pulita, l'intervento delle bombe e dei cannoni americani?
Che sarebbe avvenuto della città di Como se le colonne fermate
in Brianza fossero giunte colà in piena efficienza di forze e
di spiriti, e con un anticipo di circa un giorno sul tempo effettivamente
impiegato dai pochi e disordinati residui riusciti ad avvicinarsi
alle sue mura?
Che sarebbe avvenuto della Lombardia stessa se la Brianza avesse
offerto un comodo asilo a tutta la sozzura che vi si stava accumulando?
Gli spiriti dei Morti sanno -- ne sia certo chi li piange -- che
il sacrificio non è stato vano.
Il 6 maggio 1945, dopo la sfilata delle forze partigiane a Milano,
la Brigata Puecher diventa ufficialmente divisione: Comandante
Pietro Sisinini, Commissario Politico di Guerra Umberto Rivolta,
vice comandante Gianfranco Della Porta.
La compongono tre Brigate:
I e II Carletto Besana e Guerino Besana: comandante il conte Della
Porta, Commissario di Guerra il ten. Franco Longoni.
III Livio Colzani: comandante il ten. Carlo Fumagalli, Commissario
di Guerra Davide Gaffuri.
Sul suo gagliardetto azzurro, offerto dalla famiglia Scalfi, di
Renate, tenuto a battesimo da Irene Crippa, la benedizione di
Padre Marco porta la sanzione divina dell'opera di gloria terrena.
Il nome del Precursore, sul drappo che ha il colore del puro cielo
di Brianza, splende in argentee lettere di luce.
Chiusa è la storia della Puecher ma non la sua vita.
Nella terra che bevve il suo sangue, essa vive.
Nei traffici che sottrasse alla morte, negli affetti che protesse
e conservò essa vive.
Nel cuore degli uomini che fremono e gioiscono al suo nome, che
si dolgono come di un'angoscia familiare se un'ombra la sfiora,
che sentono sopra di sè il riverbero della sua gloria, essa vive.
Nelle generazioni che verranno, cui salvò la possibilità di esistere,
essa rifatta anima e sangue per sempre vivrà.
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