LA SINISTRA, L'ALTRA EUROPA

INDICE GENERALE

• 1.1 Lo contro tra civiltà e barbarie
• 1.2 Ritirare le truppe dall'Iraq
• 1.3 La crescita del movimento contro la guerra e il neoliberismo
• 1.4 La crisi della globalizzazione capitalista
• 1.5 La crisi economica internazionale
• 1.6 La crisi di consenso
• 1.7 I cambiamenti politici e sociali in Europa
• 1.8 La crisi del riformismo
• 1.9 La guerra porta alla drastica limitazione della democrazia
• 1.10 La nostra critica al progetto di Costituzione europea
• 1.11 Per costruire l'Europa dei popoli ci vuole una svolta radicale
• 1.12 Superare il Patto di stabilità
• 1.13 La costruzione dell'identità europea e una nuova idea di cittadinanza
• 1.14 La nascita del Partito della Sinistra europea

• 2.1 La crisi sociale ed economica europea
• 2.2 Una nuova concezione dell'economia
• 2.3 La questione meridionale e mediterranea
• 2.4 La questione salariale e i diritti dei lavoratori
• 2.5 Rilanciare l'intervento pubblico e democratico nell'economia
• 2.6 Via da Maastricht, per una svolta nella politica economica europea
• 2.7 La politica monetaria e del tasso di cambio
• 2.8 La politica fiscale
• 2.9 La politica commerciale e il ruolo della Ue nel Wto
• 2.10 Per nuove relazioni democratiche dopo Cancan e il collasso del Wto
• 2.11 L'Europa protagonista di un nuovo ordine economico internazionale

• 3.1 La questione ambientale
• 3.2 Per una sovranità alimentare e una diversa Pac
• 3.3 L'acqua è un bene comune
• 3.4 L'energia è un bene comune
• 3.5 Per un diverso sistema della mobilità

• 4.1 Difendere e ampliare lo stato sociale europeo
• 4.2 Le logiche di mercato contro lo stato sociale
• 4.3 Aspetti dell'applicazione in Italia delle politiche neoliberiste
• 4.4 La condizione dello stato sociale in Italia
• 4.5 Aspetti settoriali del nostro stato sociale
• 4.5.1 La previdenza
• 4.5.2 La sanità
• 4.5.3 L'assistenza
• 4.5.4 Gli ammortizzatori sociali
• 4.5.5 L'istruzione e la formazione
• 4.6 Alcune indicazioni per una nuova politica sociale
• 4.6.1 Le politiche del lavoro
• 4.6.2 Le politiche per la previdenza
• 4.6.3 Politiche per gli ammortizzatori sociali e l'assistenza
• 4.6.4 Politiche per l'istruzione e la formazione
• 4.6.5 Politiche per la sanità
• 4.7 La questione abitativa in Italia e in Europa

• 5.1 La questione dell'immigrazione e del diritto di cittadinanza
• 5.2 La revisione del Trattato di Schengen
• 5.3 La regolarizzazione di tutti gli immigrati
• 5.4 La sottrazione di competenze ai ministeri degli interni
• 5.5 Il ric0onoscimento del diritto d'asilo
• 5.6 La chiusura dei Cpt
• 5.7 La cittadinanza europea di residenza
• 5.8 Il lavoro migrante
• 5.9 La questione di genere
• 5.10 I diritti dei Rom
• 5.11 Contro la xenofobia e il razzismo

• 6.1 Per una vera democrazia in Europa
• 6.2 Una nuova Carta per un'Europa pacifista, democratica, sociale e federalista
• 6.3 La lotta la terrorismo
• 6.4 La nostra critica all'attuale normativa antiterrorismo
• 6.4.1. Alcune proposte
• 6.5 Sui tribunali internazionali

• 7.1 La questione della difesa e della sicurezza dell'Europa
• 7.2 Il ruolo internazionale della Ue

• 8.1 L'identità culturale europea
• 8.2 Una nuova idea di cittadinanza
• 8.3 Le originalità culturali dell'Europa
• 8.4 Le strutture formative
• 8.5 L'industria culturale
• 8.6 La televisione e il passaggio al digitale terrestre
• 8.7 Per un welfare delle comunicazioni
• 8.8 Il rilancio dell'informatica in Europa

INTRODUZIONE

La stesura del programma è stata curata da un gruppo di lavoro coordinato da Alfonso Gianni, di cui hanno fatto parte Sergio Bellucci, Emiliano Brancaccio, Alberto Burgio, Carlo Cartocci, Erminia Emprin, Vito Meloni, Gennaro Migliore, Roberto Musacchio, Felice Roberto Pizzuti, Riccardo Realfonzo, Andrea Ricci, Franco Russo, Gian Luca Schiavon, Luigi Vinci.

Hanno inoltre fornito un contributo al presente lavoro Marco Consolo, Elettra Deiana, Anna Maria Rivera, Giovanni Russo Spena.

La redazione finale del testo ha tenuto conto degli esiti del dibattito pubblico organizzato a Genova il 17 aprile, che ha visto la presenza di numerosi rappresentati di organizzazioni sociali, sindacali, di movimento e dell'associazionismo.

A tutte e a tutti va il nostro più sentito ringraziamento.